Linea Gialla

Data
2009

Luogo
AreaOdeon Via Arosio 14, Monza (MB)


Nel 2009, Linea Gialla ha ospitato in due differenti appuntamenti, il primo ad aprile ed il secondo ad ottobre, Antonio Salviani e Yari Miele.

Antonio Salviani, primo ospite, che nella sua ricerca impegnava diversi media espressivi e reinterpretava il loro valore nell’uso quotidiano per arrivare a costruire un presente altro. L’analisi delle dinamiche di comunicazione e interazione sociale nel contesto metropolitano sono i punti di partenza da cui si sviluppa e prende corpo la sua personale indagine. L’artista, come un moderno flaneur metropolitano, era alla ricerca di gesti. Gesti che nascono nel flusso continuo e incessante di anime nell’apparente uniformità della società urbana monotona e impassibile.

Installazioni, oggetti della contemporaneità, pitture e performance audio-video in azione sono medium di transito tra la realtà fisica e la realtà virtuale, tecnologizzata.
La pittura, trat-d’union tra l’artista e la realtà, acquista valori nuovi grazie alla commistione dei media tecnologici, in questo panorama l’artista diviene motore, mezzo attivo di visualizzazione e analisi dei codici comunicativi umani.
Una mostra che voleva tracciare una linea d’unione tra le diverse forme della comunicazione, nessuna esclusa.

Yari Miele,invece, ha presentato un’installazione site-specific ideata appositamente per il suggestivo showroom di Caprotti Luce.

Un dipinto realizzato su un supporto di plexiglass trasparente e sorretto da un grande cavalletto all’ingresso dello spazio espositivo di Caprotti Luce, per un’opera contemporanea dal sottile e profondo gioco riflessivo.

Di giorno la struttura appare come indizio di una presenza che, al buio, si rivela in tutta la sua luminosità. In un edificio Liberty con stucchi e vetrate dei primi ‘900, che all’ingresso ospita due grandi mosaici creati appositamente per la famiglia Caprotti da Alessandro Mendini, l’artista ha presentato un’opera rispettosa della suggestività della location, e in linea con lo stile che caratterizza la sua opera.

“On-Off”, appunto, inteso come una nuova modalità di fruizione dell’opera che diventa doppia sotto l’occhio attento dello spettatore, chiamato a guardare, ma anche a sperimentare in prima persona le tecniche utilizzate. Un’esperienza allo stesso tempo visiva, sensoriale e mentale e che ha permesso di scoprire il lato vivo dell’installazione.

AreaOdeon- linea gialla -AO-09-LG-Yari_Miele (133)-web AreaOdeon- linea gialla -AO-09-LG-Yari_Miele (067)-web AreaOdeon- linea gialla -AO-09-LG-Antonio_Salviani (098)-web


PARTNER